Inno di Mameli e lettura Costituzione al Consiglio comunale di Prato

Le sedute del Consiglio comunale di Prato si aprono dal dicembre 2011 con l’inno di Mameli e la lettura di un articolo della Costituzione. La proposta nacque nel pieno della tempesta dello spread proprio nel 150° dell’unità d’Italia. Di seguito il testo della proposta.

Come nel 1992, l’Italia è al centro di una tempesta finanziaria. Come nel ’92, siamo costretti a una manovra lacrime e sangue in una spirale di cui non si prevedono gli esiti finali. L’Europa invoca misure restrittive, i mercati non sono soddisfatti, il nostro debito pubblico viene declassato, di conseguenza aumentano gli interessi sul debito, che per essere pagati costringono il Parlamento a varare ulteriori misure di austerità, con nuovi profondi tagli sulla carne viva dei servizi alla popolazione.

http://www.youtube.com/watch?v=5Zbtly3uRhM
Come nel ’92, è in atto una operazione predatoria ai danni del welfare, della sanità, delle pensioni, del trasporto pubblico e dei tanti servizi necessari per la popolazione. I capitali anonimi, le consorterie che agiscono indisturbate sui mercati internazionali pretendono rigorose politiche di tagli al bilancio, chiedono di privatizzare e di ridurre gli standard di qualità di vita.
Come se non bastasse l’obbligo del pareggio di bilancio da inserire in Costituzione e i tagli attuati fanno stimare che la crescita economica sarà più debole per l’Italia, ciò comporterà, con ogni probabilità, nuovi tagli di bilancio necessari per il pagamento degli interessi sul debito pubblico.

La gravità della situazione esige che si agisca tutti per il bene del Paese.

Per queste ragioni, chiedo che nell’anno dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia si suoni l’inno di Mameli in apertura dei lavori del Consiglio comunale e che il Presidente del Consiglio comunale legga ogni volta, dopo l’inno, un articolo della Costituzione per imprimere nei cuori e nella mente di tutti la consapevolezza che siamo stati eletti per servire il bene comune e per richiamare, nel momento di gravissima difficoltà, all’unità ed allo spirito costruttivo dei padri costituenti.

DISCUSSA e APPROVATA con atto 180/2011 nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 22/12/2011.

Credito: una battaglia di civiltà

 

battaglia civilità creditoAncora un altro uomo ha deciso di farla finita.  Che riposi in pace.
E’ un altro morto ammazzato dalla crisi economica.
A grandi linee, la perdita del posto di lavoro per tante persone e la desertificazione industriale sono legati a due fattori: il crollo del mercato, a causa della crisi e della globalizzazione che spinge la produzione verso zone con lavoro a basso costo, e l’impossibilità di trovare fiducia da parte del sistema creditizio. Ma il sistema protegge e salva le grandi banche, le grandi società (sempre meno produttive) che gestiscono la globalizzazione.
Per i liberisti questa è la nuova realtà, i piccoli che non sono competitivi non potranno farcela: o si arrendono alle nuove condizioni di mercato, o soccombono.Quindi, che cosa si fa

Ingaggiamo la BATTAGLIA DI CIVILTA‘ per il CREDITO

Una battaglia di civiltà per il credito – Cronaca – il Tirreno

Dobbiamo ristabilire la legge ora che siamo dinanzi al trionfo dell’arbìtrio: i mercati degli speculatori di professione, banche e fondi di investimento si muovono CONTRO i popoli e le democrazie.Schermata 2013-10-26 alle 13.13.23 Continua a leggere

Franco Tonato, Vicedirettore Generale di Banca Popolare di Vicenza, d’accordo su Glass-Steagall

“Abbiamo sempre privilegiato il ruolo di banca commerciale”.
“La stragrande maggioranza del nostro attivo è dedicata al credito. Così non è per tante altre banche, che invece hanno un rapporto crediti e attivo veramente molto basso, questo è indice, di fatto, che banca commerciale che non lo è più. Perciò approvo in tutto e per tutto quello che ha detto Oliva, con lui ho già parlato anche in sede di Commissione (sul credito, ndr), di fatto siamo d’accordo su questo tipo di impostazione”.
Franco Tonato, Vicedirettore Generale di Banca Popolare di Vicenza a TV Prato il 14 giugno 2012.

MOZIONE SUL CREDITO.

voto mozione credito***APPROVATA con VOTO UNANIME dal Consiglio Comunale di Prato nel maggio 2012 ***

Mozione Credito. Il Consiglio Comunale, nell’istituire la Commissione speciale di studio sul credito, ha voluto approfondire gli effetti della crisi su imprese e famiglie. Ecco il testo completo della Mozione Credito approvata in formato pdf.
•    Osservatorio del Credito locale
•    Fondo Etico dedicato ai progetti industriali e infrastrutturali per il territorio.
•    Affinare il “Fondo sviluppo nuove imprese” della Camera di Commercio di Prato
•    Fondo rotativo per i lavori pubblici sotto soglia comunitaria
•    Stabilizzare il debito pubblico e Vietare le scommesse sui nostri titoli di stato.
•    Separare le banche d’affari dalle banche commerciali invece di finanziare i salvataggi bancari. 

*** di seguito il testo completo della Mozione approvata ***
Continua a leggere

Credito, Consiglio Straordinario a Prato

Convocazione straordinaria del Consiglio comunale di Prato lunedì 6 febbraio alle 15.

“Famiglie e imprese di fronte alla crisi, sbloccare il credito, liberare le energie”.

Presenteremo alla città in Consiglio Comunale le 7 proposte sul Credito per la città. Proposte non polemiche.

Sono previsti gli interventi di Abi (Associazione Bancaria Italiana), Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Camera di Commercio di Prato, categorie economiche e Nino Galloni Continua a leggere

7 Proposte per il Credito /stampa

TIRRENO PRATO, Un fondo etico per i nuovi talenti

Pd e Idv: «La Fondazione Cariprato investa sulla nuova imprenditoria»

PRATO. Per uscire dalla crisi serve l’aiuto della Fondazione Cariprato.

È quasi un pallino fisso per il capogruppo del Pd, Massimo Carlesi che ora traduce in una piattaforma politica in accordo con l’Italia dei Valori a margine dei lavori della commissione sul credito indetta dal Comune. L’analisi economica che presuppone la richiesta di Carlesi di agire presto è drammatica: «A Prato stiamo vivendo una crisi al cubo. Oltre alla crisi internazionale, oltre alla crisi del distretto, oggi c’è una crisi del denaro che morde le famiglie e le imprese. A livello economico manca un osservatorio provinciale sul credito. A livello politico constatiamo la mancanza di una cabina di regia».
Politica e imprese: due punti da cui ripartire secondo Carlesi. Il disegno Pd prevederebbe il coinvolgimento della Fondazione Cariprato e del suo vasto patrimonio per investire capitali in progetti imprenditoriali capaci di rivitalizzare il manifatturiero o per aggiungere nuove infrastrutture alla città. In entrambi i casi Carlesi tiene a sottolineare che alla Fondazione non verrebbe chiesto di svenare il proprio portafoglio, ma di scommettere sull’imprenditoria legata al territorio in maniera tale da avere essa stessa un ritorno economico. Una sorta di “fondo etico dei talenti” – come ribattezzato da Carlesi e da Nicola Oliva, mente economica del gruppo consiliare Pd – alimentato anche dalla partecipazione di Comune, Regione e privati munifici. Sul fronte del credito sarebbe una botta secca all’economia pratese, con decine di milioni movimentati, che andrebbe ad affiancarsi al fondo sviluppo nuove imprese della Camera di Commercio, che per Pd e Idv è assolutamente da affinare.
Ci sono poi due misure di carattere urbanistico: il fondo rotativo per i lavori pubblici sotto la soglia comunitaria, per consentire di liquidare i pagamenti alle aziende in tempi ragionevoli e il fondo immobiliare per l’edilizia sociale. Quest’ultimo è fortemente voluto dal capogruppo Idv, Aurelio Donzella che vede uno strumento in cui far convergere in una triangolazione ideale enti locali, cooperative e l’Epp per riqualificare il patrimonio edilizio più vecchio. «Il piano strutturale in quest’ottica spiega Donzella – potrebbe essere il percorso giusto per utilizzare uno strumento capace di guidare il processo di trasformazione urbanistica».

Pd e Idv chiederanno ai parlamentari Giacomelli e Lulli di presentare due progetti di legge per vietare i derivati per il debito pubblico – salvando gli swap comunali – e separare l’attività finanziaria dalle banche. Carlandrea Poli

 ***   ***   ***

UNITA` TOSCANA, Pd e Idv: «Serve una svolta sul credito, ecco il manifesto con le nostre proposte per Prato»

Proposte concrete. Almeno da parte di Pd e Idv. La Commissione temporanea di studio sul credito istituita dal consiglio comunale pratese ha finito il suo mandato e ieri è stato presentato il documento redatto da Pd e Idv. «Su nostra richiesta, la Commissione fu istituita per conoscere lo stato del credito nel territorio pratese. Negli incontri tra gli attori di sviluppo, abbiamo raccolto solo impressioni – ha spiegato Massimo Carlesi, capogruppo Pd nonché membro della commissione – nessuno ha dati precisi o idee concrete. Non c’è nessuna cabina di regia capace di indicare una direzione d’uscita dal vortice di difficoltà che sta devastando Prato». Le proposte partono dalla necessità di un Osservatorio del credito pratese e richiamano all’utilizzo etico e sociale dei risparmi locali: «La Fondazione Cariprato – spiega il consigliere Pd Nicola Oliva, tra gli estensori del documento – deve tornare alla funzione sociale che portò alla nascita delle Casse di Risparmio: il risparmio raccolto sul territorio deve essere utilizzato sul territorio. Proponiamo la creazione di fondi per nuove imprese, edilizia sociale, accorciamento dei tempi di incasso per gli appalti pubblici, ricordando che un finanziamento è capace di attivare risorse pari a 3-4 volte il suo valore». «I rappresentanti della maggioranza in Commissione – ha ricordato il consigliere Idv Aurelio Donzella – hanno prodotto un documento di semplice constatazione della situazione attuale. Vedremo come il consiglio comunale accoglierà le nostre proposte». Mara CONTI

 ***   ***   ***

NUOVO CORRIERE DI PRATO

Pd e Idv non ci stanno: “Un dramma Serve subito il fondo etico”

La situazione economica pratese è disastrosa, già da prima dei 2008. Stiamo vivendo una crisi finanziaria in una crisi strutturale, una situazione pesante perla città. Manca una cabina di regia, un tavolo dove riflettere, discutere e cercate di capire in quale modo si può uscire da questa crisi; mancano politiche economico finanziarie mirate allo sviluppo delle aziende esistenti e alla nascita di nuove; mancano posti di lavoro e il credito per le imprese”, afferma Massimo Carlesi, capogruppo Pd. Il Consiglio Comunale ha perciò istituito una Commissione Speciale di studio sul credito per approfondire gli effetti della crisi. I gruppi consiliari Pd e Italia dei Valori hanno stilato e presentato in commissione un documento con una serie di proposte operative su come fare a uscire da questa situazione. “Va avviato un fondo Etico dei talenti, con bassi tassi di interessi, un volano economico per Prato, dedicato a progetti industriali e infrastrutturali per il territorio. E necessario inoltre separare le banche d’affari dalle banche commerciali, cosa che fino agli anni ’90 veniva fatta”, spiega il consigliere Nicola Oliva. Tra le altre proposte servono momenti di confronto istituzionali per conoscere e analizzare l’andamento del credito, perchè “Nessuno a Prato sa quanto credito c’è. Gli istituti di credito non stanno aiutando la gente e le imprese”, continua Carlesi. Tra le altre priorità un Fondo rotativo per i lavori pubblici, in grado di accorciare i tempi di incasso e migliorare la parte finanziaria delle imprese appaltatrici e un Fondo Immobiliare per l’edilizia sociale, con una base di soci forti come enti pubblici e operatori privati, con l’obiettivo di qualificare il patrimonio edilizio e restituire un nuovo volto alla città. “Le scommesse sui nostri titoli di stato devono essere vietate” conclude Carlesi. Arianna Di Rubba

***   ***   ***

LA NAZIONE PRATO, «Un fondo etico per rilanciare la nostra città»

 «RILANCIARE la città attraverso l’istituzione di un fondo etico, investendo i capitali della Fonda zione cassa di risparmio di Prato in iniziative imprenditoriali e nelle infrastrutture». La proposta viene lanciata dai consiglieri comunali del Pd e dell’Idv che al termine del percorso della commissione speciale di studio sul credito hanno redatto un documento con sette idee per lo sviluppo economico di Prato.

 «Vista l’assenza di legami fra la città e la banca Popolare di Vicenza – spiega il capogruppo Pd, Massimo Carlesi – crediamo sia opportuno che la Fondazione investa su Prato, avendo tra l’altro un ritorno economico garantito. In termini pratici con 30 milioni di euro iniziali di investimento si potrebbero attivare fino a 100 milioni per lo sviluppo imprenditoriale cittadino». Fra le altre proposte c’è quella di costituire un osservatorio del credito locale, poi il potenziamento del fondo di sviluppo delle nuove imprese e di realizzare un fondo rotativo per i lavori pubblici. Infine istituire un fondo immobiliare per l’edilizia sociale e due proposte di legge per il Parlamento: vietare le scommesse delle banche sui titoli di stato e separare le banche d’affari da quelle commerciali. Stefano De Biase

7 Proposte per il Credito a Prato

Documento con le 7 proposte sul Credito

  • Osservatorio del Credito locale: momenti di confronto istituzionali per conoscere e analizzare l’andamento del credito.

  • Fondo Etico dei talenti, un Volano economico per Prato. Un Fondo dedicato a progetti industriali e infrastrutturali per il territorio, da aprire ai capitali privati, ricorrendo anche all’emissione di un prestito obbligazionario a basso tasso di interesse, il cui capitale di dotazione iniziale potrà fare affidamento sulle risorse che la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato possiede.

  • Affinare e potenziare con nuove risorse il “Fondo sviluppo nuove imprese” della Camera di Commercio di Prato, per la partecipazione al capitale di rischio delle imprese.

  • Fondo rotativo per i lavori pubblici sotto soglia comunitaria. Per accorciare i tempi di incasso e migliorare la parte finanziaria delle imprese appaltatrici.

  • Fondo Immobiliare per l’edilizia sociale. Un soggetto tecnico-economico costituito con il concorso di enti pubblici e di operatori privati, con il concorso dell’ EPP di Prato (l’Ente per l’edilizia popolare), che si giovi dell’esperienza già avviata a Prato dalla cooperazione di abitazione, soci finanziatori come le banche e soci socialmente rilevanti, come le associazioni di categoria, ma anche aperto alla partecipazione diffusa della cittadinanza, per qualificare il patrimonio edilizio, restituire un nuovo volto alla città, offrire una soluzione abitativa moderna e appetibile per le giovani coppie, e dare respiro al settore trainante dell’edilizia.

  • Stabilizzare il debito pubblico e Vietare le scommesse sui nostri titoli di stato, proposta di legge. Non dovrebbero esistere derivati sul debito pubblico, né il debito dovrebbe essere soggetto alle decisioni di banche e hedge fund internazionali.

  • Separiamo le banche d’affari dalle banche commerciali invece di finanziare i salvataggi bancari. Proposta di legge per la ricostruzione economica (Glass Steagall). Continua a leggere

storia di Gianna /2

Appello alla Regione Toscana: qualcuno risponda alle richieste della famiglia Belcari di Prato!

Emilio Belcari si è rivolto alla Commissione europea e gli hanno risposto nel giro di 10 giorni! Dalla Regione nemmeno una risposta cortese. Non è accettabile.

Chiedono di veder riconosciuto un diritto. Un assegno di cura a una persona gravemente disabile.

Una famiglia assiste a casa la propria moglie e madre, la signora Gianna Doccini, che da un giorno all’altro si trovò in stato vegetativo. Tutto avvenne il 7 luglio del 2005, a causa di un broncospasmo con successivo arresto cardiaco avvenuto nel pronto soccorso dell’ospedale di Prato. Dal 13 febbraio del 2006 Gianna è assistita a casa da Emilio e Agnese. Il carico fisico ed economico per la gestione di questa grave disabilità è enorme. Le spese sostenute a carico della famiglia si aggirano sui 3.500 € mensili.

Da ben 2.026 giorni Gianna è assistita a casa: circa 100 € di risparmio giornaliero, che  portano a calcolare che complessivamente la Sanità toscana ha risparmiato qualcosa come 200.000 €. Vogliamo far ritornare qualche “briciola” a Gianna?

Abbiamo approvato all’unanimità la proposta in Consiglio comunale. Ma tutto tace.


storia di Gianna /1

Gianna, l’odissea d’amore dell’assistenza domiciliare.
 
La vita, per Gianna, ha schiacciato il pulsante «pausa» nell’aprile del 2005. È da allora che lei – oggi 58enne – insegnante di scienze al Dagomari è finita in stato vegetativo, dopo un arresto cardiaco che per un lunghissimo quarto d’ora, in una corsa fra il pronto soccorso e la rianimazione, le ha bloccato l’afflusso di sangue al cervello. Danni neurologici gravissimi, paralisi dal tronco in giù.
Ma la storia di Gianna è il paradigma di una famiglia che ha scelto una via di assistenza, difficile e impervia: tenerla nella propria casa. Una scelta d’amore che, però, assomiglia sempre più a un’odissea, con troppo poco aiuto per un’assistenza che grava sulle spalle della famiglia con un costo esorbitante che oscilla fra i 3mila e i 3500 euro al mese. E il rischio, da un momento all’altro di non farcela più. Continua a leggere

evento Reich – stampa

Un “manifesto per Prato”, «Un manifesto  che ha l’ambizione di offrire alla città una proiezione politica internazionale, individuando una visione comune e delle azioni concrete e coraggiose. 

  1. tornare a privilegiare le attività produttive, con garanzie pubbliche per le banche che aiutano le imprese; sostenere il ritorno in Europa della legge che separa le banche commerciali e d’affari (legge Glass Steagall);
  2. puntare forte sulle infrastrutture e la ricerca scientifica avanzata. Per fare tutto ciò occorre che la città, e non solo la politica, condivida un progetto di forte innovazione e che le istituzioni, cioè la mano pubblica, faccia davvero la sua parte.

Il Tirreno Prato: «Lavoro e produzione per rilanciare lo sviluppo»

Tutto esaurito al Metastasio domenica per l’economista americano Robert Reich

PRATO. Teatro Metastasio colmo di persone accorse domenica per ascoltare la “lezione” di economia dell’ex ministro statunitense Robert Reich. Una platea attenta e curiosa – molte le domande rivolte all’ospite Usa – quella accorsa per l’iniziativa “Tessere il futuro di Prato”, organizzata dal Pd. E’ stata Ilaria Bugetti, ad aprire il dibattito con un intervento che ha messo i “piedi nel piatto” sulle principali questioni legate al lavoro, alla crisi dell’industria, all’esigenza di rilanciare il manifatturiero. «Abbiamo bisogno di uno scatto in avanti – ha detto Bugetti – di un moto di orgoglio che non è l’orgoglio pratese legato all’amarcord ma è l’orgoglio del sapere e del saper fare come cittadini del mondo». E’ toccato poi ai due consiglieri comunali Enrico Giardi e Nicola Oliva dettagliare l’idea di cominciare a produrre un “manifesto per Prato”: «Un manifesto – hanno spiegato – che ha l’ambizione di offrire alla città una proiezione politica internazionale». Tra i primi punti – Giardi e Oliva chiedono di tornare a privilegiare le attività produttive, con garanzie pubbliche per le banche che aiutano le imprese; sostenere il ritorno in Europa della legge che separa le banche commerciali e d’affari; e di puntare sulle infrastrutture e la ricerca avanzata. La serata, condotta dal giornalista americano Andrew Spannaus, ha visto la presenza di numerosi esponenti della società e delle istituzioni pratesi, tra cui il sindaco Roberto Cenni, il presidente della Provincia Lamberto Gestri. Quanto a Reich, il professore di Berkeley ha riaffermato il suo giudizio negativo su un’economia basata solo sulla speculazione finanziaria e di una politica che ha risposto alla “grande bolla” solo tentando di salvare le banche. Per Reich i problemi del distretto pratese sono quelli che Giardi e Oliva, Pd, hanno lanciato l’idea di un manifesto per Prato vivono altri distretti nel mondo e ci saranno le condizioni per rilanciarli solo se si coglieranno le sfide della globalizzazione, rilanciando lavoro e produzione come snodi dello sviluppo.

La Nazione Prato: Dopo le polemiche sollevate dal mondo industriale circa l’inopportunità di accogliere la struttura in città, arriva il giudizio positivo del professore Usa. «Se la ricerca sul nuovo tessile viene svolta a Prato e i benefici dell’attività ricadono nel territorio comunale, penso sia un’opportunità da cogliere, anche se l’iniziativa è finanziata dalla Cina» è la posizione di Robert Reich, invitato dal presidente della provincia Lamberto Gestri ad esprimersi sull’argomento, nel corso dell’incontro. Alla presenza dei vertici del Pd, del segretario provinciale Ilaria Bugetti e degli organizzatori della serata, i consiglieri comunali Nicola Oliva ed Enrico Giardi (il presidente della Regioen Enrico Rossi era assente ufficialmente per ragioni personali), Reich parlato con ottimismo del distretto: «Prato ha le potenzialità per risollevarsi, deve puntare sulla ricerca, sullo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti. La globalizzazione è una occasione per attrarre capitali da tutto il mondo, basta saper cambiare la struttura del lavoro e dell’impresa».

UN’IDEA innovativa suggerita agli imprenditori pratesi viene da Reich: «Negli Usa gli imprenditori del settore stanno producendo un materiale tessile in grado di assorbire il calore solare e di tramutarlo in energia. Ci dovreste studiare sopra». Quanto ai cambiamenti nel campo della finanza globale, Reich punta il dito contro gli speculatori ed auspica che negli Stati Uniti venga ripristinata la legislazione che separa gli istituti bancari commerciali da quelli dediti solamente ad operazioni di alta finanza. Nicola Oliva raccoglie la proposta di Reich e rilancia: «Facciamo pressione su parlamento e governo, perché abbiamo bisogno anche noi di approvare un provvedimento legislativo per contrastare la speculazione f inanziaria, fatta sulle spalle degli istituti bancari regionali -conclude Oliva- spero che anche il consiglio comunale si mobiliti all’unisono per questa battaglia». Vittorio Vannucci

Nuovo Corriere di Prato: Pubblico delle grandi occasioni per la lezione di economia dell’ex ministro statunitense
Metastasio gremito domenica sera per ascoltare la “lezione” di economia dell’ex ministro statunitense Robert Reich. Una platea attenta e curiosa quella accorsa per l’iniziativa “Tessere il futuro di Prato”, organizzata dal Pd. E’ stata la segretaria provinciale, Ilaria Bugettí, ad aprire il dibattito con un intervento che ha messo i “piedi nel piatto” sulle principali questioni legate al lavoro, alla crisi dell’industria, all’esigenza di rilanciare il manifatturiero e, con esso, le capacità di Prato di essere vincente sugli scenari internazionali. ‘Abbiamo bisogno di uno scatto in avanti ha detto Bugettí – di un moto di orgoglio che non è l’orgoglio pratese legato all’amarcord, ma è l’orgoglio del sapere e dei saper fare come cittadini dei mondo”. I due consiglieri comunali Enrico Giardi e Nicola Oliva hanno spiegato il senso di questo confronto. “Un manifesto – hanno spiegato Oliva e Giardi – che ha l’ambizione di offrire alla città una proiezione politica internazionale”. Per Reich i problemi dei distretto pratese sono quelli che vivono altri distretti industriali nel mondo e ci saranno le condizioni per rilanciarli solo se si coglieranno le sfide della giobalizzazíone, rilanciando il lavoro e la produzione come fattori prevalenti dello sviluppo.

Sei anni in stato vegetativo senza sostegno adeguato

Attenzione, non si parla di massimi sistemi, ma di vita reale!

Si parla di persone in carne e ossa che ci mettono cuore, forza e dedizione, per amore. C’è una famiglia unita che assiste con amore una persona malata. Come loro sono in tanti a farlo. Nel silenzio e nelle difficoltà. Continua a leggere

Perchè un MagLev – Il punto

Giovedì 21 aprile 2011 – Il mio intervento per l’iniziativa sul MagLev in Consiglio comunale a Prato dal titolo emblematico: “Il Treno MagLev: le infrastrutture ad alta tecnologia per lo sviluppo regionale terra-aria-mare. Sogno o semplice cambio di mentalità?”.

La proposta del MagLev, il Treno a Levitazione magnetica, ha del fascino. Non ne nascondiamo le critiche che giungono. E stasera le affronteremo. Non prima però di aver esposto il senso di questa proposta.

La Politica indica le cose da fare, gli ingegneri ci indicano il Come farle, ed i ragionieri ci diranno come finanziarle.

Per cogliere il senso di questo incontro occorre partire dalla osservazione della realtà. Siamo in un periodo strano: ci stiamo dividendo tra favorevoli e contrari al potenziamento dell’aeroporto di Firenze. Si vogliono portare più aerei che passano sulla testa dei pratesi per avere più turisti in Toscana. Il problema è che poi una volta giunti a Firenze saranno imbottigliati nel traffico di una regione che ha seri ritardi nei collegamenti.

Non possiamo essere bloccati in Toscana e subire scelte poco lungimiranti per l’egoismo di Firenze che  vuole portare i turisti in città a svantaggio di tutto l’intorno abitato!

Ci pensate? Ci vogliono 2h e 30’ quando va bene per andare in automobile da Firenze a Grosseto. È un tempo infinito! È scandaloso! Addirittura 40’ minuti di treno per pochi km tra Prato e Firenze! L’Ing. Effenberger è atterrato a Peretola alle 18:15 ma siamo riusciti ad arrivare a Prato soltanto alle 19:40 per via del traffico indescrivibile sull’autostrada! Chi può accettare questo stato di cose?

È finito il tempo di attendere. Ci vuole coraggio.

Ora la Politica deve assumere il ruolo guida, indicare scelte importanti, che ai più sembrano solo follie che costano troppo. Ma senza un po’ di follia e di visione, nel passato non avrebbero fatto le grandi cose di cui oggi noi godiamo ancora i frutti.

Pensate a quel che è costato portare i tubi del gas, dell’acqua, i cavi dell’elettricità e del telefono in ogni angolo d’Italia. Molti oggi sono portati a bollare queste cose come un costo esagerato.

Mai che si guardi nella giusta ottica: la Politica oggi è ridotta al livello dei ragionieri. Non me ne vogliano i ragionieri.

La politica deve assumersi il ruolo guida, ed oggi deve farlo a maggior ragione.

Guardiamo alla nostra Prato. È in una crisi preoccupante. Serve adottare per la Toscana una svolta per tornare a rilanciare lo sviluppo.

Spesso si dice che la crisi di oggi è come nel ’29.

Il presidente degli Stati Uniti che si trovò a riparare ai danni di quella crisi si chiamava Franklin Roosevelt.  Fece spese in deficit durante la depressione, altro che i parametri di Maastricht!

Non solo non ha rovinato l’economia, anzi ha creato l’economia più forte del mondo.

Le spese non sono tutte uguali; se si spende per rendere più efficiente l’economia (infrastrutture) e per generare nuove innovazione tecnologiche, si dà una spinta all’economia. Altrimenti ci siamo arresi ai liberisti.

Leggendo i giornali, oggi i politici come gli economisti parlano un solo linguaggio. Anche la gente comune ormai si è abituata. Si dice e si ripete: ‘Dobbiamo ridurre le spese!’. Ma questo è il ragionamento degli iperliberisti. Ha mai funzionato? Guardiamo l’Africa. No. E’ il contrario. Ogni nazione che si è sviluppata l’ha fatto con investimenti infrastrutturali mirati da parte dello Stato. Dobbiamo però Cambiare la mentalità di tutti: le spese infrastrutturali non sono un costo, sono invece un investimento che rende nel futuro.

Ecco Sindaco, questo è l’impegno politico che noi ti chiediamo. E lo chiediamo anche alla Toscana. Cambiare mentalità. E lavorare per la ripresa senza distinzioni di colore politico.

E così ho spiegato come nasce la proposta entusiasmante di realizzare una linea Super Veloce in grado di collegare, con moderni treni a levitazione magnetica (MagLev), Firenze con l’aeroporto di Pisa.

 La Toscana troverebbe finalmente la soluzione a tanti suoi problemi.

Noi, a Prato, siamo quelli delle fabbriche e delle manifatture che hanno reso grande la città nel mondo, vogliamo il rilancio della Regione Toscana puntando sulla produzione e sugli investimenti. I turisti li vogliamo, ma vogliamo rilanciare una economia che punta sulla forza di attrarre. Vogliamo essere avanguardia. Non un museo a cielo aperto, dove non si fa niente per il futuro di chi ci vive.

Pensateci alle implicazioni che comporta questo cambio di mentalità:

–  Un mezzo di comunicazione veloce per accorciare i Tempi e le distanze delle città della Toscana.

– Toscana leader in Europa, punta di una nuova rivoluzione tecnologica, terra di attrazione tecnologica, luogo di ricerca scientifica ed universitaria.

– Rilancio industriale: si crea un nuovo polo industriale per fare lavorare tante imprese con lavoratori qualificati.

– Il MaglLev chiede di usare “meno territorio” rispetto a qualsiasi altro sistema ferroviario.

– Innescare la crescita dei traffici commerciali e passeggeri.

– A chi osserva che la Toscana ha tanti turisti e passeggeri ma non è un nodo da decine di milioni di passeggeri, noi rispondiamo, che ‘Qui e Adesso’ è vero. Ma se facciamo cose d’avanguardia, sono pronto a scommettere che diventeremo una Terra molto Visitata e Ambìta per Vivere e Lavorare.

–  E ancora, avremmo un grande risparmio sul Costo ambientale ed economico di oltre 40 anni di trasporti su gomma: traffico, spreco di tempo, inquinamento, malattie…

–   Daremo una Missione di sviluppo all’economia della nostra terra.

È in gioco l’Orgoglio di Prato e della Toscana. La terra del Rinascimento, di Leonardo, di Brunelleschi, adesso invece che cosa è? È una terra ferma, bloccata, immobile.

Davanti a una prospettiva di questo tipo, l’obiezione che tutti muovono è sempre la stessa: Costa Troppo!

Tutti, anche tra noi, innalzano tutti allo stesso modo la barriera dei soldi, dei costi insormontabili. E dietro di essa nascondono la vera questione morale e politica. Perchè mai forzare la realtà delle cose ragionevoli, ribaltare gli schemi concettuali dei benpensanti per qualcosa di ‘troppo’ d’avanguardia? Non sarebbe meglio contentarsi di far meno, di far con poco, di essere risparmiosi e modesti? Lo stanziamento di risorse per il MagLev va calcolato complessivamente per tutta l’opera, quindi scaglionato lungo la durata dell’opera stessa… Il ragionamento va impostato a partire dal credito da attivare per finanziare un’opera fondamentale per lo sviluppo in vista delle ricadute economiche e sociali per tutta l’economia e la società.

A queste obiezioni che cosa rispondere? Che è nella natura umana proporre sfide di cambiamento che innescano un mondo nuovo, lanciandoci con un salto concettuale in una nuova dimensione di futuro possibile.

Dopotutto non chiediamo molto. Chiediamo di andare a Firenze con un treno un po’ più veloce di quelli soliti! Chiediamo di costruire un treno che viaggia alla velocità di un aereo, ma che consuma fino a 5 volte meno e permette di entrare comodamente nel centro della città.

Se non siamo capaci di far questo, allora che ci stiamo a fare qui?

Dobbiamo pretendere di essere avanguardia. A chi sa soltanto dire, costa troppo, ‘ma a che serve?’, ‘non potremmo fare con meno, riadattando quel che già abbiamo?’, rispondo con un paragone storico eccellente.

Per affrontare nei giusti termini la proposta del MagLev per la Toscana, viene in soccorso il modo con cui John Fitzgerald Kennedy chiese di sostenere il programma aerospaziale.

Badate bene: i soldi spesi nel programma spaziale hanno avuto un ritorno di 1:7-1:10 dollari grazie agli enormi benefici in termini di nuove tecnologie nell’economia civile.

Kennedy voleva intensamente che fossero gli Stati Uniti a guidare l’esplorazione dello spazio, disse che “nessuna nazione che aspiri ad essere alla guida delle altre può attendersi di rimanere indietro nella corsa per lo spazio”.

Kennedy chiese al Congresso di finanziare il Programma Apollo per una vagonata di miliardi di dollari, con lo scopo di portare un uomo statunitense sulla Luna in appena 10 anni. Detto fatto. Gli Stati Uniti mandarono un uomo sulla Luna.

« Abbiamo scelto di andare sulla Luna in questo decennio e di fare le altre cose, non perché sono facili, ma perché sono difficili obbiettivi, perché questo obiettivo servirà a misurare e organizzare al meglio le nostro energie e competenze, perché questa è una sfida che siamo disposti ad accettare… ». John Fitzgerald Kennedy

Ma se tra noi ci fosse ancora qualcuno che non è soddisfatto, dico altre due cose.

In Cina hanno imparato la lezione. Questi treni d’avanguardia hanno iniziato a farli già. Non vogliono più fabbricare solo le magliette di poco valore.

Noi a forza di limitare e di tagliare gli investimenti, ci accorgiamo che sempre più ci togliamo la terra da sotto i piedi. Da qualche anno a questa parte, e sarà di nuovo così tra qualche giorno, in questo salone del Consiglio comunale ci troviamo a discutere il Bilancio del Comune: ogni anno è sempre la stessa storia: tagli a ripetizione su sanità, sociale, scuole, strade, cultura. Non si potrà andare avanti per molto, se non cominciamo a pretendere che si Facciano Investimenti importanti per sostenere lo Sviluppo di un popolo.

Infine, per chi non fosse ancora convinto, chiedo: lo sapete a quanto ammonta il contributo dell’Italia per il finanziamento del Fondo Salva Stati? E sapete a che cosa è servito? Sapete quanto è costato?

Qualcosa come 14,4 miliardi di Euro per il solo 2013. In totale l’Italia pagherà 125 miliardi di Euro!

Per salvare gli Stati che hanno a loro volta salvato le banche che stavano per fallire. In totale in Europa si spendono qualcosa come 700 miliardi per i salvataggi.

Ma se nemmeno una minima parte di questa somma imponente potrà essere usata per Fare Investimenti di rilancio per la nostra Economia, per Aiutare le Imprese, i Lavoratori, allora c’è qualcosa che non va!

Infine una battuta, quando si propone di fare investimenti d’avanguardia c’è sempre chi fa notare che basterebbe fare le cose semplici come gli altri. D’altra parte, perché fare più di quello che gli altri già fanno senza affanni?

Gli si potrebbe dire che è l’aspirazione dell’uomo di fare cose sempre migliori ricorrendo ai progressi della scienza. Eppoi ci sono i ritorni nel tempo, le ricadute incalcolabili per lo sviluppo. La verità è che Costa essere i Primi a fare qualcosa! Si rischia! E si finisce per divenire dei conservatori senza rendersene conto.

Ma mi piacerebbe invece fare un paradosso.

Perché lanciare le sfide?

Perché dobbiamo fare automobili o treni o aerei più veloci?

Risparmiamo!

Andiamo in bicicletta. Anzi andiamo a piedi!

Perché bisogna fare o rifare le tubature per gli acquedotti? Non costano troppo anch’esse? Usiamo i secchi e i pozzi e risparmiamo!

Ecco, perché bisogna tornare indietro e fare peggio dei nostri Leonardo da Vinci o di Enrico Fermi? Già, di fronte alla immaturità di qualcuno, noi Invece dobbiamo essere orgogliosi di vivere in Toscana e dobbiamo restituire l’orgoglio a chi vive a Prato. Orgogliosi di essere aperti e di innescare un cambiamento. Per il bene di tutti.

È il dovere della politica, di quella che serve al bene della gente.

Nicola Oliva

A Firenze in 5 minuti – MagLev

VORRESTE raggiungere Firenze in soli quattro minuti? Oppure arrivare all’aeroporto di Pisa in venti minuti esatti? La soluzione c’è e si chiama MagLev, un treno a levitazione magnetica che viaggia su monorotaia. La presentazione dell’innovativo sistema di locomozione, inventato in Germania negli anni `80, è stata a palazzo comunale alla presenza del sindaco Cenni e di gran parte dei consiglieri di maggioranza e opposizione. A parlare delle caratteristiche del MagLev è stato l’ingegnere Ralf Effenberger, manager dell’industria tedesca produttrice del mezzo che ha spiegato come «si possa raggiungere una velocità massima di 500 chilometri orari, con vibrazioni ridotte rispetto a un treno ordinario e un impatto acustico accettabile». Continua a leggere

Il treno MagLev – Evento in Consiglio Comunale

Giovedì 21 Aprile ore 21:15 – Salone del Consiglio comunale di Prato

Serata aperta al pubblico – Piazza del Comune – in Palazzo comunale

Il treno Maglev: le infrastrutture ad alta tecnologia per lo sviluppo regionale terra-aria-mare. Sogno o semplice cambio di mentalità?

Modera il dibattito, il giornalista Andrea Vignolini di Lady Radio.

Introduce la serata Nicola Oliva, Consigliere comunale del Gruppo Pd

Ing. Ralf Effenberger, Manager del centro di collaudo del Transrapid, IABG

Roberto Cenni, Sindaco di Prato

Fabrizio Mattei, Consigliere regionale.

IL TIRRENO: Parte la commissione sul Credito

Carlesi e Oliva: «Sostegno pieno a produzione e lavoro»

PRATO. E’ partita la Commissione di Studio sul Credito del consiglio comunale. Servirà per conoscere il grado di impegno delle banche e rilevare le difficoltà che vivono famiglie e imprese. «Abbiamo ben chiaro da che parte stare scrivono i consiglieri Pd – Dalla parte della gente, nell’interesse della città intera, per sostenere il mondo della produzione e difendere l’occupazione».

Commissione comunale sul Credito al via!

Dal sito notiziediprato.it 

Si è insediata la commissione comunale sul credito. Oliva: “Aspettiamo i suggerimenti dei cittadini” “

Chiesta a gran voce  più volte dall’opposizione, e auspicata da ampie parti del mondo economico cittadino, è finalmente partita la commissione di Studio sul credito del consiglio comunale. Servirà per conoscere il grado di impegno delle banche che operano sul territorio pratese e rilevare le difficoltà che vivono famiglie e imprese.
“Sappiamo – spiega il consigliere del Pd Nicola Oliva, uno dei primi a proporre l’istituzione della commissione – che il sistema del credito è vitale proprio in tempi di crisi come questi, visto che tante piccole attività d’impresa faticano ad andare avanti e rischiano di chiudere. La commissione per studiare la situazione del credito è quindi la priorità politica.

Abbiamo ben chiaro da che parte stare. Dalla parte della gente, nell’interesse della città intera, al di là delle appartenenze politiche, per sostenere il mondo della produzione e difendere l’occupazione. Servirà il coinvolgimento dei rappresentanti delle categorie produttive, dei sindacati, dei lavoratori, delle associazioni dei consumatori, dell’Università e di tutte le realtà associative che vivono da vicino le problematiche del credito”.

Proprio per questo motivo i due componenti della commissione sul Credito del Partito Democratico, Massimo Carlesi e Nicola Oliva (nominato vice-coordinatore della commissione) si mettono a disposizione di tutti i cittadini per ricevere suggerimenti e segnalazioni che riguardano le problematiche circa la concessione del credito. “Per farlo – dice Oliva – potete contattarci a questi recapiti:

Segreteria consiliare Gruppo Pd, piazza del Comune, 2 – 59100 Prato,

telefono:0574 1836359 oppure 0574 1836364;

e mail: consiglieripartitodemocratico@comune.prato.it”.

Finalmente Sì alla Commissione sul Credito!

Consiglio comunale: con il voto compatto di tutto il Consiglio comunale di Prato via libera all’istituzione della Commissione di Studio sul Credito.
Nicola Oliva (PD):«Sono molto soddisfatto. Il voto unanime in Consiglio comunale dà forza alla proposta lanciata mesi addietro. Le banche hanno una responsabilità sociale e devono rispondere non solo agli azionisti ma anche e soprattutto alla gente. Vogliamo sapere quello che stanno facendo per Prato».
Con la costituzione della Commissione di studio capiremo quanto vale il sostegno al mondo produttivo dagli istituti di credito presenti in città, nella prospettiva di aprire una vertenza con il mondo bancario.